Da che pulpito vien la predica! Mi vien da dire. In qualità di perito e di presidente di una giovane associazione peritale mi rincresce leggere parole di predica e di inni populisti!
Dopo che per anni le associazioni dei periti assicurativi si sono adagiate sui dictat delle società di assicurazioni, con la complicità dei loro vertici, ora si svegliano predicando indipendenza e professionalità.
Che sia stata AIPED a svegliarli?
Mi sa di sì. Infatti noi, da quando siamo nati nel 2019, combattiamo strenuamente questo andazzo.
Sempre più spesso siamo intervenuti su perizie già stilate per aiutare i danneggiati che spesso erano costretti a rimborsi non adeguati ai danni subiti.
Ora vi siete accorti della professione del perito assicurativo? Ora vi siete posti il problema del futuro della professione?
Associazioni e sindacati che per anni hanno fatto ben poco per la categoria. Ci sono state fasi importanti che interessavano la professione dove nulla è stato fatto.
Avete prestato il fianco alle compagnie assicurative che utilizzavano le perizie in autorithy e le videoperizie strumentalizzando la perizia al solo fine di velocizzare liquidazioni tenendo bassi i costi del risarcimento.
Siete rimasti inerti mentre si generavano network di società peritali che ormai diventati dei veri e propri “caporalati dei periti”.
Di cosa si lamentano certi personaggi ancora ai vertici dopo anni di sfaceli. Della serie “predicate bene e razzolate…”.
Ormai questi gruppi padronali hanno fatto il loro tempo.
Sono stati anche loro responsabili di ciò che succede e quindi farebbero bene a tacere!
Forse è bene ricordare quanto accadde tra il 2003 ed il 2005. Nel 2004 l’allora ISVAP inviava all’AGCM l’accordo, datato 2003, tra ANIA ed alcune associazioni di periti (AICIS, SNAPIS, SNAPIA, UIPA, CNPI) avente ad oggetto le tariffe dei periti assicurativa, in barba alla normativa, alla libera concorrenza di mercato consegnava la categoria ad Ania.
Il loro assenso al risarcimento diretto grazie anche ai rapporti con associazioni dei consumatori che all’epoca non erano di certo autonome.
Hanno prestato il fianco alle Compagnie ed ai loro alleati alla faccia degli assicurati che, poi, non hanno goduto di una riduzione dei premi e soprattutto sulla pelle delle Vittime della Strada che hanno visto la riduzione dei risarcimenti. Questa è storia!
Gli alert ricevuti all’epoca del dimezzamento del lavoro per i periti e l’avvento della canalizzazione (della quale son diventati anche promotori) non furono recepiti, sostenendo che poi il risarcimento diretto non avrebbe cambiato nulla per il perito.
E invece è stata la tomba dell’attività peritale e noi lo ricordiamo bene. Con lo “specchietto per allodole” di un Albo professionale che avrebbe cambiato tutto! Questi gli errori più gravi!
Chi ci ha rappresentato politicamente e chi continua a rappresentarci?
Associazioni che nel 2014 hanno boicottato e disertato la mobilitazione che si fece a Bologna nella quale fu redatto un documento tra associazioni e comitati in opposizione alle disposizioni di legge in tema di RC Auto del Decreto Legge n.145/2013 (Decreto Destinazione Italia). Tra i punti di quel documento era previsto anche la figura del “Perito Terzo”.
Associazioni che nel 2019 hanno mancato il confronto al Ministero con Consumatori, con l’Ania e con i Riparatori per quanto riguarda la legge Concorrenza che all’articolo 1 comma 1 prevedeva l’elaborazione delle linee guida per la riparazione a regola d’arte.
Era evidente l’importanza della questione anche per noi periti visto che si parlava di riparazioni e di regolarità delle stesse. Ma è evidente che a chi pretende di rappresentare la categoria non interessano certi argomenti di confronto. Per la cronaca poi al CNEL, sia nel 2019 che nel 2022, l’AIPED è stata l’unica associazione a partecipare alla redazione delle linee guida per la riparazione a regola d’arte, rivendicando l’importanza del perito quale figura fondamentale per la certificazione del danno.
Mentre le istituzioni affrontavano temi che ci riguardano direttamente le altre associazioni restavano ferme!
Associazioni che continuano ad essere inerti anche sulla questione dell’equo compenso. Hanno disertato tavoli e confronti dove avevamo lanciato l’allarme e hanno recepito con lentezza e ritardo la gravità per l’esclusione dei periti dalla riforma. Era evidente invece l’importanza dell’argomento per noi periti che avrebbe permesso di stabilire delle regole più precise sui compensi. Anche qui per la cronaca l’AIPED ha presentato gli emendamenti condivisi dalla sola Federperiti.
Di cosa vi lamentate ora? Vi siete “piegati” alle compagnie ed ora vi stanno a cuore gli automobilisti?
Forse è meglio che vi facciate un esame di coscienza, perché di danni ne avete fatti a sufficienza.
Quello che auspico é un perito che possa ritornare a fare le perizie in autonomia con scienza e coscienza senza sottostare ai dictat di qualsiasi committente.
Luigi Mercurio
Presidente AIPED
E’ una vergogna presidenti delle associazioni peritali (aipai , anpAird Assit ecc )che costituivano grossi studi per poi sottomettere i colleghi con parcelle ridicole .Hanno rovinato il mercato per avidità , se ha bisogno di manforte mi scriva in privato , da figlio d’arte sono disgustato dal mondo Assicurativo .
Buonasera.
La contatteremo con piacere.
Saluti,
Aiped