L’associazione professionale senza scopi o fini di lucro, apartitica e apolitica, riunisce i periti abilitati all’accertamento ed alla stima dei danni alle cose derivanti dalla circolazione, dal furto e dall’incendio dei veicoli a motore e dei natanti, nonché alla loro efficienza, condizione d’uso, conservazione, manutenzione e valore di mercato.

L’associazione si propone di porre in essere un percorso nuovo di partecipazione professionale a scopo sociale, scaturito da una vera e propria emergenza per questa categoria professionale, confinata nella attività valutativa a servizio ed alle condizioni restringenti e limitate delle compagnie assicurative e società di noleggio, che fino ad oggi ne hanno dettato le modalità e le condizioni di lavoro, a discapito della Nostra professionalità a tutela di tutti i soggetti che ruotano attorno al mondo dell’infortunistica stradale e dell’automotive coinvolto.

Una libera professione che, a causa delle limitazioni imposte da una legislazione miope ed estremamente influenzata da interessi di parte, continua a perdere di indipendenza, terzietà e vive attualmente una lenta agonia non più sostenibile.

L’esperienza e la consapevolezza professionale nata in seno all’esperienza maturata sul campo nell’ambito lavorativo, i mutamenti delle condizioni di lavoro attuali ed in prospettiva di futuro, fanno emergere sempre più fortemente l’esigenza di una reale ed effettiva tutela che coinvolga non i soli periti ma gran parte della filiera di un settore nel quale il dictat continua ad essere sempre e solo “contenere i costi” di chi ha, invece come unico scopo la convenienza economica a discapito della sicurezza e dei diritti dei soggetti coinvolti.

Non si tratta più di intervenire, come per il passato, per la promozione o lo sviluppo di una categoria di professionisti, che troppo spesso si è sottomessa alle condizioni dettate dai loro principali e facoltosi clienti, ma di una manovra di salvataggio in extremis, di protezione vera e propria di una figura professionale, prossima a scomparire del tutto, attualmente completamente schiacciata dalle lobby, da un mercato e da una situazione legislativa e culturale inquinati da unici interessi di parte.

Ecco perché, lo scorso marzo, ha preso il via questa associazione che si propone nella difesa dell’attività peritale, anche attraverso la denuncia delle numerose problematiche e delle storture normative, consuetudini e prassi lavorative.

Liberare il perito da una veste professionale che ad oggi lo schiera in modo irreale dalla parte dell’interlocutore più abbiente e forte, portandolo ad un comportamento professionale di parte, viziando l’effettiva stima dei danni, con software comodi per lo stravolgimento delle valutazioni, e considerazioni tecniche estimative a favore di un unico soggetto.

Lo scopo associativo è quello di valorizzare il prezioso supporto professionale del perito riportandolo sotto l’aspetto legislativo ad utilizzare le proprie competenze a disposizione dell’intero settore, nell’interesse di tutti gli interlocutori e non di una sola fetta di mercato.

L’AIPED si propone di garantire i requisiti di terzietà, di imparzialità e di indipendenza del tecnico nello svolgimento della propria attività professionale e di promuovere la figura del perito estimatore danni, intesa come soggetto estraneo agli interessi delle parti, nella propria attività estimativa, riconsegnando la serenità, l’equilibrio, il distacco e l’indipendenza del professionista rispetto alle parti e all’oggetto della controversia.

A.I.P.E.D. 

2 Commenti

  1. Sono pienamente d’accordo che ormai” perito assicurativo” è solamente sulla carta e nessun Ente sfrutta la capacità tecnica di tali professionisti.
    Si inizia dalle Istituzioni, che dovrebbero essere i garanti dei cittadini, ad incaricare persone, che magari nel loro campo sono bravissimi, ma sicuramente non altrettanto nel campo dell’infortunistica stradale. Valutare un danno ad una autovettura non è compito di un insegnante di matematica o altro ( magari bravissimi nel loro campo) ma ci vogliono professionisti che hanno studiato l’infortunistica e negli anni hanno incentivato la loro preparazione in materia, non semplice considerata l’evoluzione dell’automobile, ma sicuramente contributiva per dare valutazioni che non danneggiano nessuno e reali.

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