Il problema esiste: dopo un incidente stradale, la fattura di riparazione del carrozziere (prodotta in giudizio) non prova il danno. Questa la giurisprudenza consolidata, in un contesto normativo così complesso e disordinato da essere soggetto a più interpretazioni. Serve infatti una quietanza, che dimostri il pagamento di quanto dovuto.
Ma approfondiamo la questione. Se la fattura di riparazione del carrozziere è molto dettagliata, con tutte le singole voci di spesa, è sufficiente? La risposta che si ricava dalla giurisprudenza è no.
In realtà, anziché andare a infilarsi in un vicolo cieco, fatto di cavilli e bizantinismi, basterebbe adottare una soluzione facile: il danneggiato dovrebbe avvalersi anche di un tecnico.
Un professionista che certifichi il danno, che segua l’iter riparativo, che sia d’ausilio dunque nella prova del danno e che metta la propria competenza a disposizione dell’automobilista in un settore così articolato.
Stesso discorso, se vogliamo ampliare il ventaglio dei soggetti, per il riparatore: se si avvale di un tecnico, ogni suo diritto al pieno ed equo risarcimento potrà essere ancor più garantito.
D’altronde, la Cassazione è chiara in proposito. Si veda l’ordinanza 3293/2018, sesta sezione civile. Nel caso in esame, la fattura non consente di ritenere effettuato il pagamento: così stabiliscono i giudici ordinari. L’automobilista contesta questa interpretazione delle regole, evidenziando che la fattura è molto dettagliata, con le varie voci di spesa. Ma la Cassazione respinge il ricorso: è necessaria una quietanza, che dimostra il pagamento di quanto dovuto.
Va per altro verso posto in rilievo che un principio consolidato nella giurisprudenza di legittimità: la fattura non costituisce, di per sé, prova del danno, tanto più se non è accompagnata da una quietanza o da un’accettazione: Cassazione 15176/2015 e 15832/2011.
Attenzione anche alla condanna alle spese, se si va in Cassazione. Nel caso esaminato, la Corte dichiara inammissibile il ricorso, e condanna il ricorrente al pagamento delle spese del giudizio: 2.700 euro.
Ecco perché, il più delle volte, sarebbe importante affidarsi ad un perito regolarmente iscritto al ruolo al fine di ottenere una certificazione del danno.
La nostra domanda è: con un perito al seguito, tutto questo sarebbe successo?
L’Aiped