Comunicato stampa
Roma, 15 novembre 2024 – Il Ruolo del Perito Assicurativo: La Tutela della Qualità Professionale e l’Impegno di AIPED
In occasione dell’ultima assemblea del consiglio direttivo AIPED, svoltasi venerdì 08 novembre 2024, è stata posta particolare attenzione su una problematica crescente nel settore: il malinteso che coinvolge il ruolo del perito assicurativo, con interpretazioni che rischiano di minare la professionalità di questa figura e di compromettere la qualità del servizio a danno del consumatore finale.
AIPED desidera ribadire con fermezza la centralità delle competenze specifiche e dell’abilitazione professionale dei periti assicurativi. La nostra professione non è intercambiabile con altre figure prive delle necessarie qualifiche tecniche e abilitative. La competenza di un perito abilitato si fonda su preparazione e competenza, garantendo valutazioni imparziali e precise, indispensabili per le compagnie assicurative, per i privati e anche per l’autorità giudiziaria, quando richiesto.
Di recente, è stata avanzata l’interpretazione secondo cui i periti assicurativi opererebbero esclusivamente in supporto delle compagnie assicurative, senza alcuna possibilità di fornire consulenza o supporto tecnico ad altri soggetti privati o a soggetti giudiziari. Secondo questa posizione, soggetti diversi dalle imprese assicurative potrebbero rivolgersi a figure non qualificate per ottenere perizie di parte, aprendo così la strada a una deregolamentazione di fatto che permette a chiunque, senza formazione né competenza, di eseguire valutazioni tecniche.
Questa interpretazione, oltre a essere infondata, potrebbe avere effetti devastanti sul mercato. Il rischio è che operatori non qualificati svolgano perizie in maniera improvvisata, compromettendo la qualità delle stime e danneggiando i diritti di chi subisce o provoca un danno.
AIPED intende proteggere il settore e gli utenti finali da tale scenario, nel quale la qualità e l’integrità della professione peritale verrebbero indebitamente sminuite.
E’ stata la stessa ANIA in una recente audizione al Senato, il documento pubblico al seguente link https://www.senato.it/application/xmanager/projects/leg18/attachments/documento_evento_procedura_commissione/files/000/389/701/2021_07_06_ANIA.pdf, ad evidenziare come segue: “la normativa attuale in materia, recata dal CAP (Codice delle Assicurazioni Private), nell’attribuire un’espressa riserva legale per l’attività professionale di perito solo alle persone fisiche che risultino iscritte nel ruolo presso Consap e svolgano tale attività in proprio, riconosce al contempo che le imprese di assicurazione possono effettuare direttamente, cioè senza bisogno di ricorrere al professionista iscritto, l’attività peritale.
Continuando si legge ancora: “In realtà, in questo caso l’impresa non svolge né può svolgere attività professionale di perito, bensì procede solo ad effettuare un’attività di propria competenza nel quadro della liquidazione del sinistro, liquidazione che lascia alla controparte la possibilità di opporre la propria diversa valutazione attraverso un perito professionista iscritto al ruolo. Ne deriva, in pratica, che l’impresa di assicurazione può effettuare l’accertamento e la stima dei danni auto (r. c. auto, incendio e furto) o affidandoli ai liberi professionisti esterni iscritti nel ruolo nazionale ed esercenti tale attività in proprio, o procedendo “direttamente”, vale a dire impiegando risorse nell’ambito della propria organizzazione. In questo, la norma codicistica si esprime nella consapevolezza che la tutela del danneggiato non appare minimamente compromessa dal fatto che la perizia venga svolta direttamente dall’impresa di assicurazione, piuttosto che da un perito professionista iscritto al ruolo incaricato, in qualità di fiduciario, dall’impresa stessa.”
Riteniamo fondamentale che le associazioni di categoria, come AIPED e altre sigle, assumano un ruolo attivo e unito nella difesa della professione peritale. AIPED ha già intrapreso iniziative istituzionali ed intende continuare in questo percorso di crescita e miglioramento della posizione del perito rispetto l’attuale contesto in cui si trova ad operare.
In egual modo è nostro interesse intraprendere un dialogo con le altre associazioni, sia di categoria che del settore rcauto per sviluppare una strategia condivisa e mirata a chiarire, innanzitutto, la specificità e le competenze dei periti assicurativi. Una collaborazione ampia e coesa consentirà di trasmettere alle Istituzioni competenti la necessità di vigilare sull’adeguato riconoscimento della professione, evitando che soggetti privi delle giuste competenze ed abilitazioni si insidiano in un ambito così delicato. Le parole d’ordine devono perciò essere: RISPETTO DELLA RISERVA DI LEGGE, VIGILANZA, LOTTA ALL’ABUSIVISMO. E soprattutto lotta alla disinformazione.
Infine, sarà nostra intenzione presentare alle istituzioni ed agli enti competenti un dossier dettagliato sull’argomento. Riteniamo essenziale prevenire che interpretazioni non veritiere, e prive di fondamento giuridico, si trasformino in prassi.
L’impegno di AIPED non è diretto soltanto alla tutela della professione, ma anche alla protezione degli utenti finali. Sappiamo quanto sia importante che le perizie, in ambito assicurativo siano svolte da figure qualificate che garantiscano qualità, imparzialità e rispetto delle normative vigenti. Per questo, AIPED continuerà a operare affinché la figura del perito assicurativo mantenga il proprio valore e che venga tutelato il diritto degli utenti a ricevere un servizio professionale e affidabile.
Tutto ciò passa anche attraverso un continuo e costante aggiornamento professionale dei periti affinché essi accrescano il livello di consapevolezza del ruolo che hanno nel segmento di mercato che li riguarda.
Per concludere, l’invito al Confronto e alla Collaborazione
AIPED invita i professionisti del settore e le associazioni che operano nel settore della Rcauto a unirsi in un confronto aperto e costruttivo per affrontare insieme queste sfide. L’innovazione, la professionalità e il rispetto delle normative sono aspetti che devono procedere in armonia, con l’obiettivo di tutelare i valori fondanti della nostra professione e il rispetto verso chi quotidianamente si affida al nostro lavoro.
L’Ufficio Stampa
Avrò modo di replicare in merito, in funzione di tali e inesattezze.
Sig. Barbarino, ma perché dovrebbe replicare proprio lei? Non pare che l’articolo la menzioni. Da una lettura generale, sui vari social, sembra che si sente sempre al centro del mondo. Tra l’altro, non figura nemmeno nel ruolo dei periti assicurativi. Perchè tanta attenzione verso questa categoria? Inoltre, l’articolo sembra così chiaro che rispecchia la realtà, ed eventuali inesattezze sarebbero solamente le sue. Per concludere, deve avere molto tempo libero per trovarsi sempre ‘in mezzo’ ad ogni cosa; beato lei! Fossi al suo posto, mi concentrerei su altro (ad esempio, sui tornei di burraco). Ossequi.